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Cara Dott.ssa Saccà leggendo la Sua valutazione in merito ai fatti successi nella nostra città dove dice chiaramente che ” il nostro centro è caratterizzato da un bassissimo livello culturale e di degrado sociale ” , mi è venuta una idea….. vorrei invitarla a casa mia!!!…. potrei farle assaggiare gli gnocchi che la domenica mia moglie cucina con dedizione…. dopo potremo andare dai nostri vicini di casa… uno insegna lettere alla scuola media… un’altra fa la casalinga… uno fa il muratore… due sono pensionati…. un altro lavora in un azienda locale….. sono sicuro cara Dottoressa che tutti Le aprirebbero la porta e Le offrirebbero un buon caffè…. dopo se Lei è credente potrei farle visitare il Santuario e la casa di S.Umile da Bisignano…. e se non fosse soddisfatta andremo dai liutai De Bonis e dai Ceramisti Pirri rinomati in tutto il mondo…….potrei portala dai contadini di Bisignano … farle visitare aziende vinicole e di floricoltura che danno lavoro a centinaia di persone…..portarLa da amici che conosco da bambino…. Le potrei far conoscere Donne e Mamme straordinarie… Uomini e Padri che sudano il salario con dignità…Nonni e Nonne che vivono soprattutto per la felicità dei propri nipoti….Le assicuro cara Dottoressa che tutto questo esiste a Bisignano…..Venga a trovarci…. saremo lieti di ospitarla…. rappresentando le Istituzioni si faccia garante nei confronti della nostra comunità assicurando che i colpevoli accertati vengano puniti con la massima pena…….in modo severo e senza sconti…. e che lo Stato possa dare un futuro e una dignità a questi bambini…….buon lavoro Dottoressa… l’aspetto!!!!
Giuseppe Iaquinta
Onde evitare malintesi occorre ringraziare i militari dell’Arma dei carabinieri e i magistrati che hanno coordinato l’indagine di ungiro di sospetta prostituzione minorile e atti sessuali con minori nel Comune di Bisignano. Ciò premesso, occorre prendere le distanze dalla Dott.ssa Barbara Saccà, magistrato presso il Tribunale di Catanzaro, quando, nel motivare le emissioni dei provvedimenti cautelari agli indagati, afferma che : “trattandosi di persone abitanti nel Comune di Bisignano, piccolo centro della Calabria, caratterizzato da un bassissimo livello culturale e di degrado sociale che favorisce fenomeni del genere”. Generalizzare non aiuta a sconfiggere il degrado morale, né a risollevare il livello culturale e sociale di una comunità. È un assunto dimostrabile con le parole e con i fatti, sia sotto l’aspetto culturale che sociale e pratico. La stessa Costituzione afferma che la responsabilità penale è personale, quindi ogni forma di generalizzazione e inutile, anzi può essere addirittura deleteria per l’immagine e la reputazione di una comunità. Non c’è alcun dubbio che il reato di prostituzione minorile e di atti sessuali con minori è di una gravità inaudita; una notizie che ci lascia esterrefatti, una vicenda incredibile, da condannare senza esitazione, ma è altrettanto vero che la giustizia dovrebbe, come del resto sta facendo, perseguire reati e non decretare la gogna morale di una comunità. Per combattere il degrado morale, culturale, per giungere a una migliore conoscenza dei fattori che stanno alla base di queste forme di violenze e, più in generale, per fare un percorso di consapevolezza in una società in rapido divenire, occorre una società più giusta, più umana, più sensibile, più attenta ai problemi e ai bisogni della collettività. Non è dunque una questione di piccoli centri o di grandi metropoli, ma una problematica più complessa, che non può essere affrontata se non in un quadro più ampio, nel quale si collocano, con le rispettive responsabilità, diverse figure istituzionali. Per queste semplici considerazioni, penso che la Dott.ssa Barbara Saccà debba scusarsi pubblicamente con i cittadini Bisignanesi, figli orgogliosi di una grande e culturalmente preparata comunità della Calabria.
Francesco Fucile