Comunicato stampa
La Banda Musicale “Città di Bisignano”, in seguito ad alcune illazioni nonché conclusioni affrettate ed espresse, in maniera non veritiera e fin troppo leggera, da alcuni “illuminati” cittadini bisignanesi, tende a chiarire la propria posizione in maniera schietta e sincera, per rispetto dei propri associati nonché di quanti apprezzano la musica e il sacrificio costante di maestri e ragazzi.
Una settimana fa (precisamente, il 23 agosto) la Banda e il presidente Francesca Pirillo, veniva contattata dai frati del Convento della Riforma per prestare servizio bandistico nel corso della tradizionale processione del sabato di Sant’Umile. Nonostante il poco tempo a disposizione per organizzare tutto al meglio, la Banda ha dato sin da subito la propria disponibilità, impegnandosi nel ricercare personale qualificato esterno in supporto ai pochi componenti rimasti. Ciò al fine di garantire la copertura di tutte le sezioni strumentali per completare l’organico mancante. Dunque, la Banda ha dato il proprio assenso, lieta e onorata di presenziare a un appuntamento così importante per tutta la comunità.
La partecipazione di un numero maggiore di esterni – precisiamo – è dovuta alla mancanza di musicanti interni che, per colpa di scelte amministrative a tutt’oggi cervellotiche e poco comprensibili, sono stati impediti nel seguire le attività musicali in altre sedi extra cittadine, abbandonando così il percorso bandistico nel proprio paese. L’amministrazione comunale di Bisignano, come avrà potuto osservare un pubblico attento e non populista, ha privato da tre anni la Banda di una sala prove dove poter garantire lezioni GRATUITE ai bisignanesi che volevano imparare a suonare uno strumento, tra cui molti ragazzi. La Banda, così, è stata costretta a proseguire il suo percorso musicale, fuori dalla città bisignanese, dovendo rinunciare alla presenza di molti concittadini (la Banda è attiva grazie all’interesse dell’accademia “G. Rossini” di Montalto Uffugo, che la ospita in maniera cordiale e con vero spirito musicale).
Due giorni prima della processione, ovvero giovedì 25 agosto, veniva ricontattata dai frati del Convento, i quali disdicevano il servizio bandistico, in quanto era loro volere destinare i rimborsi-spesa (serbati ai musicisti esterni) per devolverli in opere di beneficenza ai terremotati del centro Italia. Scelta apprezzata e condivisa, tanto che si era pensato di svolgere l’esibizione a titolo totalmente gratuito… peccato però che la stessa Banda non è composta da soli musicanti interni, ovvero provenienti dalla città di Bisignano. Ciò non è stato possibile, infatti, a causa dell’amministrazione comunale, che togliendole la sala nel 2013 a oggi ancora non ha provveduto a una sistemazione sul territorio della Banda Musicale, che si chiama ancora “Città di Bisignano”, fiera delle proprie radici, della storia e del lavoro profuso.
Ai cittadini che si sono lamentati per l’assenza e per il fatto di non svolgere il servizio in maniera gratuita, la Banda risponde: i musicisti esterni non sono “musicanti”, hanno studiato e fanno ciò per lavoro. Quindi, la loro presenza aveva un costo e la banda non poteva affrontare questa spesa in totale solitudine, senza supporto istituzionale o di sponsor alle proprie spalle.
La banda, mortificata per non aver onorato, suo malgrado, il Santo con le proprie note e i propri spartiti, chiarisce definitivamente che la colpa non è da imputare alla stessa.
Per ulteriori chiarimenti, la Banda resta sempre a disposizione dei cittadini, gli stessi che quando l’amministrazione toglieva la sala alla Banda, non hanno mosso un dito.
Il presidente Francesca Pirillo
Il direttore artistico Daniele Luzzi