Ha vinto a San Siro con il Milan. Ha pareggiato all’Olimpico contro la Roma ma meritava il successo. Ha fatto pari in casa contro la Juventus e soltanto pochi giorni fa ha finalmente sfatato l’incubo Inter asfaltandola più di quanto dica il risultato.
Il Sassuolo non è più una sorpresa ma una piccola grande realtà del calcio italiano. E’ anche un modello di gestione. Ha acquisito il nuovo stadio di Reggio Emilia di proprietà Mapei, il gruppo del presidente di Confindustria e del club Giorgio Squinzi. Ha affidato le redini della società a Giovanni Carnevali, uomo di fiducia di Squinzi, che ha reso funzionale l’organizzazione della società. Ha corretto l’errore commesso l’anno scorso quando esonerò Di Francesco per chiamare Malesani. Il ritorno dell’ex romanista in panchina ha cambiato volto alla squadra. Il Sassuolo non ha faticato tantissimo per salvarsi e quest’anno si è presentato al via con un gruppo consolidato e ricco di aspiranti star.
Simone Zaza, autore di un gol fantastico contro il Milan, quello della vittoria, non è una scoperta. Conte lo ha chiamato in Nazionale affidandogli la maglia titolare di centravanti. Lui, timido e introverso, ha patito l’esposizione mediatica della famiglia e per alcune giornate non ha brillato. Quando incontra una grande avversaria non fa sconti. Gol alla Juve, doppietta alla Roma, rete al Milan. La Juventus, comproprietaria del cartellino, preme per portarlo a Torino. Se l’affare non si concretizzerà a gennaio, bisognerà attendere la fine del campionato.
Stesso discorso vale per Berardi. Il giovane talento calabrese,un po’ testa matta, spesso ammonito o espulso, cresce ogni settimana. Ha estro, corsa, tiro e capacità di mettere i compagni nella condizione migliore per segnare. Sta maturando. Anche lui è a metà con la Juventus.
Il tris d’assi si completa con Nicola Sansone, italiano nato in Germania, col vizietto del gol: corsa rapida, grandi doti di inserimento nel vivo della difesa avversaria, intesa straordinaria con gli altri due ragazzotti.
Si farebbe però un torto agli altri giocatori se si dicesse che il Sassuolo è fatto solo da questi tre. La difesa si avvale dell’esperienza di Paolo Cannavaro ma conta Acerbi, Vrsaljko, Peluso, Gazzola, il portiere Consigli. A centrocampo Magnanelli, Biondini, Missiroli e Brighi. Insomma una squadra ben costruita che sta disputando un grande campionato.
Armando Zavaglia