Ci sono tante cose che gli utenti pagano senza accorgersene. Molte di queste vengono pagate in quelle occasioni dove nessuno fa attenzione alla spesa. È il caso dei manifesti per gli annunci mortuari. Il fatto succede a Bisignano ma sicuramente molti altri centri non ne sono esenti. Il Comune fa la normale gara per il servizio affissione che è disciplinata dal capitolato d’appalto, dal regolamento comunale e, soprattutto dal Decreto Legislativo 15 novembre 1993 n. 507, che all’articolo 20 recita: “la tariffa per il servizio delle pubbliche affissioni è ridotta alla metà per gli annunci mortuari”. Lo stesso decreto disciplina anche il pagamento dell’urgenza che è dovuta “per le affissioni richieste per il giorno in cui è stato consegnato il materiale da affiggere o entro i due giorni successivi, se trattasi di affissioni di contenuto commerciale”….
Fin qui la legge dello Stato che disciplina la materia. Invece succede che anche per i manifesti degli annunci mortuari viene richiesto il pagamento dell’urgenza perché non consegnati prima dei due giorni o 48 ore prima dell’affissione. Ci sono ora alcune considerazioni da fare. La prima è che decesso e funerale si esauriscono nell’arco di 24 ore, quindi è come chiedere alla persona che deve morire, se non vuole pagare l’urgenza, di annunciare almeno 48 ore prima la sua dipartita da questo mondo. La seconda invece riguarda proprio l’essenza della legge che prevede il pagamento dell’urgenza solo “se trattasi di affissioni di contenuto commerciale”: un manifesto per annuncio mortuario non pensiamo proprio che possa essere annoverato in questa categoria. Chiedendo allora il perché del pagamento dell’urgenza, ci siamo sentiti dire che, probabilmente il manifesto mortuario è annoverato al commerciale perché su di esso c’è il logo dell’agenzia funebre. Ma, anche se così fosse, ed è il primo interrogativo, perché è l’utente a pagare l’urgenza e non l’agenzia che si auto promuove? Abbiamo chiesto, comunque ad alcune agenzie funebre del luogo i cui responsabili sono rimasti alquanto sorpresi ed esterrefatti di questa situazione, dichiarandosi disponibili ad approfondire questa assurda vicenda. Infatti, il pagamento dell’urgenza alla ditta che ha in appalto le affissioni era così automatico che nessuno si è mai chiesto il perché. I cittadini non sono più disponibili ad accettare passivamente queste cose e chiedono a chi è preposto al controllo di disciplinare con chiarezza i criteri di gestione dell’appalto. Sicuramente il sindaco e la sua amministrazione, sensibili come sempre a queste problematiche, chiederanno spiegazioni richiamando le ditta appaltatrice a desistere da questa assurda “tassa”.
Rino Giovinco
da: La Gazzetta del Sud