BISIGNANO La liuteria come volano per la città di Bisignano: da Gualtiero Nicolini, presidente dell’Anlai, rivela i progetti per far decollare al meglio l’arte della chitarra anche in veste promozionale. Il maestro di origini bolzanesi, che sta partecipando fattivamente ai progetti legati intorno alla valorizzazione del “borgo che vive” in quel di Bisignano, così suggerisce alcuni punti su cui incentrare il lavoro futuro: «Il primo elemento è il museo attualmente in via di completamento come struttura che dovrà essere dotato però oltre a sofisticate e valide apparecchiature di controllo e di anti intrusione. Tutto il materiale e tutti i contenuti possono essere indicati e forniti da Anlai In tal modo, vi saranno notizie e immagini sulla storia della liuteria, sulla storia della chitarra, la costruzione del violino, la costruzione della chitarra e della chitarra battente». Le curiosità maggiori provengono dal museo, da completare, che si trova a Collina Castello: «Nel museo troverà ubicazione l’esposizione di strumenti di proprietà del Comune, ma anche l’esposizione di strumenti che saranno dati in prestito a Bisignano, supportati da apposita assicurazione. Si dovrà poi pensare a esposizioni e mostre da organizzarsi ciclicamente e di supporto e di richiamo costante. Nel museo vi saranno delle sale per concerti, sia interne che esterne per le manifestazioni che dovranno essere organizzate con il medesimo scopo di richiamo e di interesse». Nicolini, inoltre, spera di allargare gli orizzonti, consentendo alla città di Bisignano un’ampia visibilità: «Il secondo elemento è la scuola al cui progetto l’Anlai ha già dato il suo contributo con la previsione di un istituto a livello internazionale. Se sarà scelto un altro progetto – conferma Nicolini – ciò non significa che la scuola non sia comunque un elemento di interesse e di attrazione, anche se certamente di non elevato livello e sempre a rischio di chiusura come purtroppo avvenuto in passato». Infine, per puntare alla tradizione: «I visitatori di Bisignano saranno indirizzati alla visita della bottega laboratorio di Vincenzo De Bonis».
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