COSENZA Attendendo ancora le date ufficiali dei playoff, le squadre di Serie C (non impegnate in Coppa Calabria) in questa settimana si preparano al meglio in vista degli spareggi promozione. La nuova formula non ha convinto nessuno, con dei campionati che, mai come quest’anno, hanno mostrato tanti limiti strutturali, oltre che tecnici. La Serie C femminile, con dodici squadre in organico (anche se dovevano essere due in più), ha cercato di mantenere, almeno, un decente livello, con le squadre che hanno conquistato l’accesso ai playoff ad onorare faticosamente un torneo con diverse anomalie. Basti pensare anche alla zona salvezza, dove è retrocessa la Elio Sozzi, che ha schierato ragazzine conquistando un punto in ventidue gare. Penultima è arrivata la Paper Moon (nove punti), mentre un gradino sopra c’è la Gm Cosenza, che ha maturato dodici punti ma non può certo brindare: possibile che in una città, come quella bruzia, non si riesca ad allestire una squadra da promozione? Il Cirò, invece, attende sempre Godot, con un’altra rivoluzione annunciata da qualche mese, alla ricerca di quel paradiso perduto con il fallimento dalla Serie B2. In campo maschile va addirittura peggio. Togliendo Virtus Eureka e Milani, che hanno giocato un torneo a parte, le altre compagini hanno conquistato i playoff con alternanze di gioco non indifferenti. Bisignano, Castrovillari, Cetraro e Praia, che ben si sono impegnate, non appaiono pronte a un salto di categoria, in un torneo penalizzato dai ritiri in corsa di Estro e soprattutto Fusion Soverato: erano partiti come i gran favoriti, ma dopo qualche settimana hanno rimediato solo una figura barbina. Quest’estate, forse, sarebbe il caso di fare una seria riforma dei campionati che, anno dopo anno, hanno perso il loro appeal e soprattutto qualità tecnica.
Massimo Maneggio