L’inclemenza del tempo non ha risparmiato il territorio di Bisignano: notevoli i danni ad alcune abitazioni, ingenti i disagi per gli abitanti, strade diventate unicamente ricordi. La terra si è sgretolata e con essa inesorabilmente sacrifici di una vita intera. La frana ha seppellito la speranza di famiglie di vivere serenamente e tutto sotto gli occhi vigili dell’indifferenza più totale. Non è assolutamente ammissibile, né tanto meno comprensibile, che a distanza di così tanto tempo ci siano ancora persone che non si sentano al sicuro, che contemplano inermi le proprie abitazioni in pericolo e i propri terreni impraticabili…
Mentre tutti si fingono abili oratori, bravi a commentare, a giudicare, ad assegnare colpe, c’è gente che grida in silenzio aiuto, un aiuto che non può essere soccorso da parole o da promesse, servono fatti concreti e servono adesso! La terra che si sgretola non è altro che la materializzazione di una frana ben più profonda che riguarda l’intera società. È la frana di una società indifferente al territorio, di gruppi dirigenti che assistono senza azioni concrete, quasi a voler essere complici della catastrofe stessa. L’incessante susseguirsi di vicende catastrofiche dovrebbe sollecitarci a prendere coscienza di una ormai necessaria assunzione di responsabilità e una forte volontà nel ribellarsi a situazioni che ci devastano, ma che forse con maggiore prevenzione si sarebbero potute evitare o comunque prevedere.
I tanti “forse”, i tanti “chissà”, servono comunque a poco una volta che la catastrofe si è verificata, non ci resta che rimboccarci le maniche e difendere la terra che ci rappresenta; ma di certo senza il supporto “dall’alto” si può fare ben poco se non cercare di essere uniti e compatti nel reclamare un nostro diritto. Prima ancora di dibattere su grandi opere pubbliche da realizzare, cerchiamo di soffermarci su ciò che di più urgente ci riguarda, rendiamo sicuro il nostro territorio!
L. Nicoletti