Stefania Bisignano scrive ad Occhiuto: “La Regione ci aiuti su quanto accade a Soverano”

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La capogruppo di “Solidarietà e Partecipazione”, Stefania Bisignano, ha inviato una missiva al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. Tema principale resta quello della centrale su Soverano, argomento trend topic alla media di un intervento ogni due giorni. A questo punto, oltre all’eventuale risposta che arriverà dal governatore regionale, anche i cittadini bisignanesi vorrebbero approfondire la questione, magari con una conferenza pubblica o con un punto all’ordine del giorno dedicato all’argomento, per avere un’idea maggiormente funzionale all’argomento. Nel mentre, lil contenuto saliente della missiva inviata da Stefania Bisignano.

Sig. Presidente, la sottoscritta Stefania Bisignano, capogruppo di “Solidarietà e Partecipazione” in seno al consiglio comunale di Bisignano, facendosi interprete delle forti preoccupazioni espresse da molti cittadini, gente comune, agricoltori e piccoli e grandi imprenditori agricoli, manifesta seri dubbi sulla legittimità degli atti approvati da parte del SUAP del Comune di Bisignano, connessi alla realizzazione di un impianto a biomasse in contrada Soverano a Bisignano.

Spiegando i dubbi tecnici, procedurali e normativi, Stefania Bisignano ha rivolto l’appello al presidente Occhiuto.

Sig. Presidente la scrivente, come tutti i cittadini calabresi, conosce la sua sensibilità a riguardo della salute e dell’ambiente della nostra Regione e pertanto non può ignorare, né non condividere le mie preoccupazioni per tale progetto, che potrebbe rappresentare un pericolo innanzitutto per la salute dei cittadini oltre che significare una seria minaccia per un territorio a vocazione interamente agricola. Come ben sa, tutta la zona valliva del Crati, da sempre, costituisce l’unica vera risorsa economica con cui si sostiene l’intero territorio bisignanese che, con la realizzazione della centrale, vedrebbe minato questa fonte di ricchezza. Le voglio rappresentare che non è stato possibile alla sottoscritta, nonostante le reiterate richieste, di visionare gli elaborati progettuali onde verificare la conformità urbanistica.

Anche un bambino, capirebbe che realizzare una centrale a biomasse non è la stessa cosa di costruire un capannone da adibire a “locali tecnici”, ma richiede a monte uno studio di fattibilità e di impatto ambientale che potrebbe non essere stato fatto. In ogni caso il Comune di Bisignano ha violato l’art. 22 legge 241/90 e l’art. 20 legge 380/2001 non avendo fornito nessuna documentazione e non operato secondo un principio di trasparenza dovuto da una pubblica amministrazione, soprattutto quando è una rappresentante politica a chiedere l’ostensione degli atti amministrativi. Ebbene la preoccupazione principale è, che nella conferenza dei servizi (alla quale il Comune di Bisignano era assente), sia stata adottato il provvedimento di AUA facendo riferimento ad una nota prot. n.6726 del 14/04/23 del Comune di Bisignano, che nessuno di noi ha mai visto, riferibile agli aspetti di quell’art. 269 comma 3 del Dlgs 152/06.

Pertanto la sottoscritta chiede alla S.V. Ill.ma che, previa verifica di quanto rappresentato, in autotutela, siano revocati dalla Regione Calabria tutti gli atti autorizzativi in itinere, inerenti alla centrale a biomasse in contrada Soverano, stante il grave fatto che i lavori sono in via di ultimazione senza gli opportuni e necessari vari titoli abilitativi.

N.B. La centrale in questione era stata già bocciata dall’amministrazione comunale nel 2009, unitamente al TAR Calabria che aveva rigettato il ricorso della società, nello stesso periodo un’analoga richiesta di centrale a biomasse era stata presentata al Comune, che non l’aveva neanche presa in considerazione. Se malauguratamente dovesse passare questa della società, penso che nel giro di poco​ tempo nel Comune di Bisignano sarebbe difficile non solo fare agricoltura, con gli evidenti riflessi negativi sull’economia del territorio, ma anche respirare.

Certa dell’interesse che riserverà alla presente, della correttezza amministrativa e della grande sensibilità sui temi ambientali, della salute pubblica e dell’economia regionale, sua e del governo regionale da lei presieduto, resto in fiduciosa attesa ed a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento o testimonianza. Sentitamente ringrazio per l’attenzione che riserverà a questa pubblica denuncia e porgo distinti saluti.