Il giornalista Paul Doyle sul Guardian si è posto una domanda: come si stanno comportando i dieci migliori giocatori dello scorso Mondiale, quelli che più degli altri fecero parlare di loro? Analizzando quindi il rendimento post Mondiale, si è composta una pattuglia volutamente disomogenea, come dimostra la presenza di Leo Messi. La Pulce ebbe un brusco calo di rendimento nella fase decisiva del torneo, ma il brillante autunno al Barcellona è stato preso in esame come il miglior modo possibile per “uscire” da un Mondiale.
Fra i dieci prescelti c’è anche James Rodriguez, il migliore del torneo, però non si può parlare di certo di un campione scoperto al Mondiale: James era noto agli esperti fin dal suo passaggio argentino nel Banfeld e le stagioni europee al Porto e al Monaco ne avevano confermato lo status di prospetto senza limiti.
Sono altri i nomi curiosi della lista. I costaricani, per esempio: fenomeni assoluti al Mondiale,sostanzialmente spariti dopo visto che lo strepitoso portiere Keylor Navas langue in panchina al Real, dove Casillas ha riguadagnato il ruolo di numero uno indiscusso.
Nemmeno Joel Campbell,vanamente inseguito dal Milan, è riuscito a far ancora parlare di sé: Wenger havoluto trattenere all’Arsenal il talentuoso attaccante, ma da Settembre a oggi l’ha fatto partire titolare una volta soltanto.
Bryan Ruiz, killer a Recife delle ambizioni azzurre, sta confermando nel Fulham il ritmo blando delle stagioni precedenti (4 gol in 18 presenze), non certo l’asso che al Mondiale aveva segnato anche alla Grecia negli ottavi.
Se l’eclisse dei costaricani era in qualche modo prevedibile – formidabile il loro torneo, ma chiaramente legato al concetto di sorpresa – l’altra “famiglia” tradizionalmente esaltata dai tornei è quella dei portieri. Detto di Keylor Navas, la migliore prestazione in Brasile fu quella del messicano Ochoa, imbattibile contro la Seleção (e ottimo anche nelle gare successive). Ochoa a fine Mondiale ha firmato per il Malaga, dove scalda la panchina visto che il titolare Kameni non si è fatto soffiare il posto: il messicano sta meditando di andarsene.
Il miglior portiere d’Africa, il nigeriano Vincent Enyeama del Lille, nel club continua a cavarsela: peccato che la sua nazionale, oltretutto campione uscente, non sia riuscita a qualificarsi alla Coppa continentale che inizia nei prossimi giorni.
Insomma, tutte delusioni? No, e nel dubbio seguite sempre cosa fa il Porto: Yacine Brahimi, centrocampista offensivo dell’Algeria gran sensazione in Brasile, ha segnato una tripletta in Champions.
L’affare vero era lui.