Storie di calcio: Juan Miguel Callejon

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Da avventuriero a eroe del nuovo mondo: questa è la storia di Juan Miguel Callejon, ventisettenne fratello dell’attaccante del Napoli, laureatosi campione oltreoceano con la maglia del Bolivar al termine di una grande annata.

Decisivo nella conquista del 19° titolo da parte del club capitolino, il ragazzo è entrato nella storia del calcio boliviano a suon di gol e prestazioni maiuscole, tanto da spingere la federazione boliviana a chiederne la naturalizzazione per fargli vestire la maglia della nazionale, possibilità che lui stesso ha ammesso di valutare l’ipotesi.

Il suo viaggio in Bolivia avviene nel 2013, convinto dal connazionale Miguel Angel Portugal, all’epoca tecnico del Bolivar. Juanmi è definitivamente esploso dopo un lungo peregrinare nella seconda divisione spagnola (con le maglie di Albacete, Cordoba ed Hercules, lui figlio della cantera del Real Madrid) e un deludente semestre in Grecia nella fila del Levadiakos.

Qualche mese di adattamento agli oltre 3.600 metri di altitudine e Juanmi ha iniziato a vestire i panni del trascinatore: prima in coppa Libertadores, spingendo il Bolivar fino alle semifinali che mancavano da 28 anni, poi in campionato, collezionando la bellezza di 15 reti in 20 partite, che gli sono valse il titolo di capocannoniere del torneo Apertura, un traguardo storico perchè pur giocando a centrocampo è divenuto il primo goleador europeo nella storia del campionato boliviano.

L’idea di venire naturalizzato boliviano ha immediatamente trovato l’appoggio del Governo di Evo Morales, noto appassionato di calcio che vorrebbe vederlo con la maglia andina per centrare la qualificazione ai Mondiali del 2018. L’ipotesi potrebbe concretizzarsi dal prossimo luglio, quando Juanmi avrà completato due anni in terra boliviana. Ma dentro di sé Juanmi cova un altro sogno, quello di tornare a giocare con il fratello José, con cui condivise l’esperienza nelle giovanili del Real Madrid: “Sarebbe bello, ma è difficile che possa avvenire in Bolivia. È più facile che lui mi porti a Napoli”.

Il messaggio è stato lanciato e chissà che De Laurentiis non lo raccolga. Anche perché il contratto di Juanmi in Bolivia scade tra poco più di sei mesi.

Armando Zavaglia