Svolto lo spettacolo “Capitan Giangurgolo” nel quartiere San Pietro

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Ieri sera, nella piazza adiacente la casa natale di Sant’Umile, nel quartiere San Pietro, è andato in scena “Capitan Giangurgolo”, una lezione-spettacolo sulla Commedia dell’Arte a cura di Scena Verticale. Un simpatico excursus sulle origini, sulla gestualità e sull’evoluzione delle maschere che hanno reso la Commedia dell’Arte italiana uno dei generi più conosciuti nella storia del teatro mondiale: da Arlecchino a Pantalone, dal dottor Balanzone a Brighella, in un percorso tra Servi, Capitani, Vecchi e Innamorati…

Prima dello spettacolo, in una nota, il responsabile dell’Associazione “Punto in Movimento” che ha organizzato l’evento, Costantino Montalto, ironizza sul fatto che la location manca del simbolo più importante, il Santuario, chiuso da tempo e oggetto di mille polemiche: «I confini fra la cornice ambientale e lo spettacolo – dice infatti Montalto – saranno difficili da scorgere, sarà così perché questo gioco parlerà alle pietre antiche delle case e alle orecchie di tanta caparbia gente del posto, ma sarà un gioco giocato da tutti i presenti, siano essi attori, spettatori, luci, rumori lontani, o in ultimo il vento d’estate che sale dalla scarpata anch’essa antica, come la storia tanto complicata degli ultimi nostri tempi. Voltando l’angolo per via Pulitia si entra in uno spazio diverso, un paesaggio urbano a cui i tempi futuri si vanno rivolgendo, una riappropriazione di se stessi per la gente del posto».

La manifestazione ha avuto una buona affluenza di pubblico, e tra le mostre che hanno fatto da cornice allo spettacolo, c’è stata anche l’esposizione delle opere di Francesco Prezio, giovane artista bisignanese.