TecnoImpianti, Reggio Calabria, sciopero a oltranza

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 Molinari (libero cittadino in Parlamento): “Calpestati i più elementari diritti. Fallimento di ogni mediazione tra le parti. Il territorio calabrese sempre più penalizzato.”

ROMA – In Calabria, più che nel resto d’Italia, non si tiene conto dei diritti dei lavoratori. Ma quello che sta accadendo ai metalmeccanici della TecnoImpianti Srl di Reggio Calabria, impegnati prima nella lotta per le spettanze arretrate e ora per la salvaguardia del posto di lavoro, è inconcepibile. Una vicenda che dovrebbe rappresentare solo un brutto sogno è diventata amara realtà. Licenziamenti economicamente opinabili perché, come denuncia la Fiom-Cgil Reggio Calabria, “il settore in cui operano i suddetti lavoratori nel territorio di Reggio Calabria non è ricco di manodopera così specializzata e abbonda al contrario di lavori in corso, e questo è un dato che ci lascia alquanto perplessi”.

Solidarietà nei confronti di questi calabresi che combattono una battaglia solitaria, e verso i quali il sospetto che ci si trovi di fronte a licenziamenti discriminatori è molto forte. Dove sono quelle istituzioni che avrebbero dovuto premere per mediare in una situazione così drammatica?

Un intero territorio viene ancora una volta penalizzato dalle assenze della politica locale nel mentre i nuovi “padroni del vapore” calpestano (con arroganza) i diritti di lavoratori, spesso specializzati e di comprovata esperienza. Mi auguro che questa vicenda si possa concludere al più presto e nel migliore dei modi e che circostanze simili non abbiano più a che ripetersi.

 

Avv. Francesco Molinari

Cittadino eletto al Senato