Uno dei telefilm più interessanti degli ultimi anni è senza dubbio “The killing”, serie televisiva statunitense poliziesca, remake della serie tv danese “Forbrydelsen”. In onda dal 2011, è composta da 4 stagioni (quest’ultima andrà in onda nei prossimi mesi) che hanno ottenuto alterno successo, in quanto sono state le prime due stagioni quelle che hanno ottenuto maggiori ascolti.
The Killing è incentrato sulle vicende che ruotano attorno all’omicidio di una giovane ragazza, Rosie Larsen. L’indagine condotta dagli agenti Sarah Linden e Stephen Holder porterà a scoprire pian piano come dietro questa uccisione ci sia una rete di losche e tristi vicende che legano la famiglia della ragazza alla malavita americana e lo stesso omicidio alla campagna elettorale in corso a Seattle. In un crescendo di colpi di scena e di sempre maggior tensione vengono seguite dai due agenti numerose piste fino a giungere finalmente alla verità.
Perfettamente miscelata con l’indagine investigativa è l’analisi della famiglia Larsen, in preda allo sfascio dopo la perdita di Rosie, e delle dinamiche elettorali che coinvolgono i due massimi candidati di Seattle, Adams e Richmond. Quest’ultimo sarà uno dei principali sospettati dell’uccisione a causa del depistaggio delle indagini svolto dal suo avversario politico per ottenere la vittoria.
I molti intrighi che verranno scoperti con il concludersi delle indagini renderanno sporche numerose mani e coscienze, al punto da far sì che uno dei due agenti all’affermazione <<Abbiamo preso il cattivo>> risponda dicendo <<E chi è?>>, sottolineando come questa vicenda sia stata molto più che un caso di omicidio tradizionale e che molti siano stati i complici e i colpevoli della scomparsa di una povera ragazza che non desiderava nient’altro che la libertà.
In attesa dei 6 episodi che costituiranno la quarta stagione, vi consiglio quindi di non perdere una delle più interessanti serie crime recenti.