Un mese ricco di emozioni si è appena concluso: ripercorriamolo attraverso l’analisi del meglio di questo Mondiale 2014.
- IL BRASILE: naturalmente non la squadra ma la Nazione e i suoi tifosi. Nonostante l’evento sia stato preparato tra le mille paure post Confederations Cup e nonostante gli stadi completati all’ultimo momento, la risposta dei brasiliani è stata ottima e quello appena concluso è stato un grandissimo Mondiale. Da sottolineare la sportività dei tifosi alle due debacle della Selacao: il Maracanazo era un precedente terribile ma che, per fortuna, non ha trovato eredi;
- L’ARANCIA MECCANICA: quella del 13 Giugno non è stata semplicemente una partita, ma una sentenza. Pazzesca la prestazione degli olandesi contro gli allora campioni in carica, umiliati e infine graziati dagli errori oranje che potevano rendere il passivo ancora più largo. In particolare è stato superbo il pallonetto di testa di Van Persie: fantastico!!!
- CAFETEROS: è stata una delle migliori nazionali di questo Mondiale la Colombia di Pekerman, Ct bravissimo a sfruttare la sua orchestra di fenomeni senza sbilanciare offensivamente la squadra ma anzi dandogli un ottimo assetto tattico. Nonostante l’assenza del Tigre Falcao, i gialli hanno contato su un altro fenomeno, quel James Rodriguez del Monaco che chiude il Mondiale da capocannoniere e si candida ad un futuro da top player in giro per il Mondo. Il Monaco e la Francia gli stanno già stretti (sogna di andare al Real Madrid);
- I RAGAZZI DI PINTO: E’ stata la sorpresa di questo Mondiale e forse anche la favola più bella. Stiamo parlando della Costa Rica del Ct Pinto, capace di vincere il girone della muerte dove, in partenza, era destinata a non fare nemmeno un punto e, infine, a giungere fino ai rigori nei Quarti contro l’Olanda. Un assetto solido e un portiere di livello altissimo come Navas hanno consentito ai bianchi di tornare a casa da eroi. Come se avessero vinto il Mondiale.
- IL PALLEGGIO AZZURRO: in un Mondiale da dimenticare assolutamente per i nostri colori, degno di nota è stata solo la prima partita dove gli Azzurri hanno insegnato ai Maestri inglesi come si gioca a calcio, tenendo il pallone lontano dai piedi dei tre leoni per quasi tutta la partita. Altissima la percentuale di possesso palla degli Azzurri, record nella nostra storia “mondiale”. Purtroppo è servito a poco…;
- IL MURO OCHOA: Brasile-Messico, partita che aperto la seconda giornata dei gironi, è da ricordare per la prestazione pazzesca del portiere Ochoa. In un one man show da applausi, un uomo solo ha bloccato tutte le offensive brasiliane, portando la sua squadra addirittura ad un passo dalla beffona in terra brasiliana. E pensare che a maggio era retrocesso nella B francese…;
- MERAVIGLIOSO CAHILL: fantastica la rete che l’esperto australiano Tim Cahill ha siglato nella sconfitta contro l’Olanda: un tiro al volo imparabile, un arcobaleno che si è depositato come una sentenza inoppugnabile dietro Cilessen. Nonostante la sconfitta tutti gli applausi sono stati per lui;
- MAGO VAN GAAL: Da applausi il Mondiale del tecnico olandese, che presenta un’inedita difesa a cinque per custodire Cilessen e fortificare una fase difensiva da sempre tallone d’Achille per gli oranje. La mossa folle/geniale di questo Mondiale resta la sostituzione Cilessen-Krul prima dei rigori contro la Costa Rica. Turno superato grazie a due parate del portiere del Newcastle e conferma in semifinale (sconfitta ai rigori con Cilessen) della bontà di tale mossa. Adesso andrà allo United dove dovrà compiere un nuovo miracolo: rivitalizzare lo spento Manchester della scorsa stagione;
- SUAREZ DA APPLAUSI: appena tornato da un duro infortunio, con la condizione fisica non al massimo, la prestazione tutta cuore di Luis Suarez contro l’Inghilterra è stata a dir poco commovente. Ma oltre al cuore, Il Pistolero ha “morso” la partita con due gol stupendi che hanno sancito l’eliminazione dell’Inghilterra dal Mondiale e il suo definitivo addio alla Premier. Peccato per il morso a Chiellini e per la condizione fisica precaria perchè poteva essere il suo Mondiale;
- SUPER GALLETTI: Fantastica la prestazione che la giovane Francia di Deschamps (occhio, perchè all’Europeo 2016 casalingo vorranno portare la Coppa a casa…) regala contro una smarrita Svizzera, seppellita da cinque gol prima di riuscire a segnarne due che riducono la sconfitta ma non l’umiliazione. In particolare partita strepitosa di Benzema, che si conferma entrato in una nuova dimensione dopo l’anno Real con Ancelotti;
- L’ARCOBALENO DI MESSI: Argentina-Iran, minuti finali e ancora 0-0, anzi è l’Iran ad avere le maggiori recriminazioni per i salvataggi prodigiosi di Romero e un dubbio rigore non assegnatoli. Quando tutto sembra scritto con un misero punto per l’albiceleste (con le conseguenti critiche in arrivo per Sabella), Messi ricorda al Mondo chi è il giocatore che ha vinto 4 palloni d’oro e che ha dominato la scena internazionale degli ultimi anni: arcobaleno dalla destra e portiere battuto. Sembrava un segno celeste in vista di un dolce trionfo ma non sarà così…;
- GRANDE ALGERIA: una delle squadre che ha meglio figurato in questo Mondiale, superando un non semplicissimo primo turno e, soprattutto, facendo tremare fino al centoventesimo minuto i futuri campioni del mondo. L’onta del biscotto 1982 tra Germania e Austria non è stata vendicata ma tutti i giocatori sono usciti dal campo a testa altissima;
- IL BISCOTTO MANCATO: Il Mondiale è stato vinto il 13 Luglio dai tedeschi? No, è stato vinto molto prima, in coabitazione con gli Usa. Germania-Usa, ultima gara del girone. Bastava un pari ad entrambe per eliminare Portogallo e Ghana ed andare agli ottavi, cosa che due grandi amici come Klinsmann e Low avrebbero potuto ottenere con facilità accordandosi. Invece no, è stata partita vera e i tedeschi hanno battuto 1-0 gli Usa. Alla fine si sono qualificate lo stesso entrambe ma c’è modo e modo di farlo. Chapeu!;
- JULIO CESARe: Brasile-Cile, ottavo di finale emozionante con l’esito dei rigori dopo la clamorosa traversa di Pinilla. Il baratro per i carioca è ad un passo ma Julio Cesar in versione Triplete promette ai suoi compagni di parare tre rigori: sbaglia la previsione perchè ne para solamente due, ma il palo lo aiuta in quello decisivo. La delusione e la figuraccia di Sud Africa 2010 sono dimenticate (per ora…);
- SGUARDO AL CIELO: ultimo minuto dei supplementari tra Argentina-Svizzera con l’albiceleste in vantaggio grazie a Di Maria. Nell’ultima azione clamoroso palo di testa di Dzemaili che sul rimpallo manda incredibilmente la palla fuori. Argentina ai quarti e Messi rivolge lo sguardo al cielo. Se la sarà vista Papa Francesco?;
- TIM PARATUTTO: Tim Howard agli inizi della sua carriera in Inghilterra era disastroso, regalando caterve di gol agli avversari. Negli ultimi anni, però, è maturato a dismisura sino a giungere a questo Mondiale dopo una grandissima stagione nell’Everton. La sua partita della vita è quella contro il Belgio, bellissima ma sfortunata. Para di tutto e di più (circa quindici le sue parate decisive) ma alla fine si deve arrendere ai diavoli rossi. Sui Social network la sua prestazione non è passata inosservata, diventa un idolo nel web;
- IMMENSO HUMMELS: Spettacolare la prestazione del giocatore tedesco contro la Francia. Segna il gol decisivo dopo dieci minuti di gioco e, sempre nel primo tempo, mura una conclusione a botta sicura di Hummels. Prestazione superba come tutto il suo Mondiale;
- ROMERO: A Genova ancora si chiedono se sia realmente lui quello che è arrivato alla medaglia d’argento in Brasile. Il portiere blu cerchiato era una calamità assurda, ma con la maglia della nazionale in questo Mondiale è stato mostruoso: decisivo contro Iran, Svizzera e Olanda, anche in finale aveva fatto il suo ma Gotze ha annullato tutto. Riserva nel Monaco, dovrà dimostrare di non essere stato un miracolo mensile;
- LA GERMANIA: La squadra più forte sulla carta a Giugno, la più forte nell’albo d’oro a Luglio. Sono stati altissimi i picchi di calcio toccati dai tedeschi durante questo mese, sopravvivendo quando c’è stato bisogno (Ghana e Algeria) e dominando quando si poteva. Brasile-Germania 1-7 sarà indelebile nella storia di chi ama questo sport. Questo bellissimo Mondiale non poteva che essere deciso da un gol altrettanto bello, quello di Super Mario Gotze, l’unico Super Mario di questo Mondiale.
- LO SPRAY: L’innovazione arbitrale di questo Mondiale è lo spray utilizzato dagli arbitri per delimitare le barriere nei calci di punizione. Ottimi i risultati ottenuti, a tal punto che lo rivedremo anche nella nostra Serie A;
- RIZZOLI: La terna costituita da Rizzoli, Faverani e Stefani è l’unico pezzo d’Italia in finale. Ottima la prestazione del nostro fischietto, a parte qualche episodio dubbio per fortuna non decisivo. Ennesima dimostrazione di come, lontani dalle nostre futili polemiche domenicali, i nostri arbitri fuori dalla penisola si esaltano alla grande. La cabala vuole che nell’edizione successiva a quella in cui la finale è stata arbitrata da un italiano siamo arrivati all’oro: chi di voi scommetterebbe un euro su un nostro trionfo nel 2018?