Con le deliberazioni n. 187 e 188 del 16.9.2013 l’Amministrazione comunale ha deliberato le tariffe a carico degli utenti per il trasporto scolastico degli alunni della scuola dell’obbligo e il raddoppio delle tariffe per la mensa scolastica. Le motivazioni addotte dalla giunta comunale sono ridicole e non spiegano le reali motivazioni che l’hanno portato a prendere una tale decisione. Non è una novità, infatti, che il servizio scolastico sia un servizio a domanda individuale e per il quale l’ente è tenuto a chiedere una contribuzione all’utente. Ciò nonostante il trasporto scolastico non viene annoverato nelle delibere dei servizi a domanda individuale degli anni precedenti, né si fa menzione alla legge regionale n. 27 del maggio 1985. Allora le motivazioni di tali ulteriori spese a carico dei cittadini non sono di natura legislativa, ma di natura debitoria e si aggiungono alle altre tasse e tributi comunali che a Bisignano sono tra i più cari d’Italia. La verità è che il Comune rischia il tracollo economico-finanziario a causa della politica populistica, sconsiderata e inidonea dell’attuale amministrazione. Abbiamo preso visione di documenti che certificano quasi due milioni di debiti tra somme urgenze, forniture varie e altri debiti di cui sindaco e amministrazione non hanno mai dato conto al consiglio comunale, nonostante le nostre richieste. La maggior parte di questi debiti riguarda proprio la gestione dell’attuale sindaco. Come si giustificano questi debiti se le strade sono ancora piene di buche, non ci risultano servizi nuovi, non è stato risolto il problema dei rifiuti, dell’acqua potabile, delle fognature e delle discariche abusive anche in pieno centro abitato? Come mai questi debiti non sono stati presentati al Consiglio comunale per il riconoscimento? Era proprio necessario spendere ulteriori 32 mila euro per conferire ad un tecnico, sulla base di un semplice curriculum, l’incarico di responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, nel momento in cui l’indebitamento del Comune è preoccupante al punto da poter determinare il crollo finanziario dello stesso ente? Forti dubbi nutriamo, infatti, anche sull’entità dei debiti che riguardano la spesa corrente, proprio alla luce della tassazione del servizio scuolabus e del raddoppio della tariffa della mensa.
A pagare sono sempre i cittadini, mentre gli amministratori sono buoni solo ad aumentare le tasse e i tributi. Tutto ciò è ridicolo e assurdo se pensiamo che nulla è stato fatto di concreto per eliminare le spese inutili soprattutto in questo periodo di criticità economico-finanziaria. Nella nota del Responsabile del V settore, nominato dal sindaco, troviamo, addirittura, debiti fuori bilancio per fuochi pirotecnici e manifestazioni. Nonostante la nota vicenda giudiziaria a carico di alcuni amministratori per alcune presunte somme urgenze, sono stati contratti in questi ultimi anni debiti per circa 700 mila euro per spese di somma urgenza. Come è stato possibile riequilibrare i bilanci comunali in questi anni, rispettare il patto di stabilità, deliberare i consuntivi con la situazione debitoria appena descritta e che è stata tenuta nascosta fino a qualche mese fa? A quanto ammonta realmente l’indebitamento dell’Ente, soprattutto per quanto riguarda la spesa corrente, ancora non è dato sapere, considerato che i vari uffici rispondono alle nostre richieste solo se le formuliamo per iscritto. Certo che il sindaco non potrà più lamentarsi neanche dei dipendenti, perché una simile situazione debitoria non può determinarsi senza la compiacenza di alcuni settori della burocrazia comunale.