Non solo per combattere l’evasione fiscale, ma anche per stare al passo dei Paesi della Comunità europea, sono tra le principali ragioni per le quali si continua a spingere verso la digitalizzazione dei pagamenti. Le banche italiane, dopo aver aumentato l’offerta dei conti correnti online, stanno inaugurando una lunga serie di mobile payment e wallet da smartphone, che stanno conquistando gli italiani di differenti fasce di età.
Nel biennio 2014-2015, secondo uno studio condotto dall’’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, l’uso dei digital payments è cresciuto oltre il 22%. Il problema principale però sta nel fatto che il numero di esercenti che si sta organizzando con la tecnologia necessaria per permettere il pagamento con il bancomat o la carta di credito, è ancora troppo esiguo. A questo si aggiunge il fatto che per alcuni servizi, come ad esempio il noleggio dell’auto, sono poche le società che non richiedono solide garanzie, di norma (ma non in via esclusiva) rappresentate dall’uso di una carta di credito (approfondimenti su http://societaoffshore.org/noleggio-auto-senza-carta-credito).
Tuttavia, da quanto emerge dallo studio, gli italiani stanno cambiando le proprie abitudini. Sono aumentate infatti le ricerche e l’uso dei comparatori per fare il confronto carte di credito, è aumentata la percentuale di coloro che preferiscono risparmiare tempo o denaro effettuando il pagamento delle utenze online, e soprattutto il numero di acquirenti che si affida agli e-commerce. Però di strada da fare ce n’è ancora molta da fare, a partire dal controllo che dovrebbe essere più serrato, nei confronti di quanti, pur essendo obbligati a installare sistemi Pos, ancora non si sono adeguati a quanto disposto dalla legge.
Quindi se da una parte la situazione è migliorata, anche in modo significativo, nell’ultimo biennio, di strada da fare, proprio a livello legislativo, sembra essercene ancora molta. In particolare il presidente dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano Valeria Portali, fa notare che è necessario un rapido cambiamento di passo, soprattutto per quanto riguarda un adeguamento a carico della Pubblica Amministrazione, ancora troppo indietro proprio sul fronte del digital payments.
Insomma, gli italiani sono pronti al cambiamento, ma l’impianto e il contesto sembrano essere ancora troppo carenti.