Tutte le bellezze del creato 2

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Non mi verrebbe di cambiare nemmeno una virgola. Se mai mi verrebbe di sopperire alla mia indolenza nello scrivere con una sfilza ben variegata e calibrata di improperi. Nemmeno 4 mesi fa, esattamente il 23 marzo del corrente anno, quando su bisignanoinrete trovava ospitalità “Tutte le bellezze del creato” con il corredo di qualche foto. Ebbene a 4 quattro mesi niente di nuovo sotto il sole. Anzi. La situazione appare addirittura peggiorata. Giudicate voi. Perché illudersi, del resto. Quindi perché cercare parole nuove?

 

Per i vostri sacrosanti cinque minuti d’indignazione quotidiana, probabilmente potrebbe esservi d’aiuto la visione di qualche foto, scattata sotto il sole del primo giorno di primavera in località Giardini-Duglia di Bisignano, con un modesto cellulare. (Le nuove foto invece sono state scattate sotto il sole di luglio, sabato, il 24 scorso.) Niente di straordinario per carità! Ordinarie e abituali visioni lungo il ciglio delle strade, il corso dei fiumi, gli anfratti, che ti affrancano dagli affanni della vita e ti avvicinano alle bellezze del creato. I resti di un falò di pneumatici, una caterva, un tir di pneumatici. (A qualche mese di distanza niente pneumatici in verità. Solo i miseri resti di quelli documentati il 23 aprile.) Rifiuti svariati d’ogni marca e genere in un supermarket all’aria aperta, giusto in uno spiazzo fra l’ansa del fiume Duglia e l’asfalto della strada parallela al corso dello stesso. (La varietà, se possibile si è pure ampliata, soprattutto sul fronte elettrodomestici, materiali elettrici e simili.) E non è che il Duglia non riservi sorprese, appena sotto un velo di sabbia, nascosti dalla perizia di lavori “ammucciatutto ” vi si potrebbe svelare davanti agli occhi la bellezza di tesori appena disseppelliti: amianto, ferro, ceramica, plastica a volontà.
Niente di straordinario e niente a cui non ci si possa abituare e infatti a forza d’abitudine chi non vuole vedere non vede ed a chi spetta tacere tace (e alla luce del permanere della situazione: a chi spetta fare non fa un cazzo!) Niente di diverso da altre zone dello stesso territorio bisignanese, magari lungo il corso del Mucone o del Crati. Eppure per incentivare il turismo nelle nostre zone, l’indice medio del Credito Cooperativo potrebbe finanziare un itinerario panoramico in 3D d’archiviare in qualche sito che celebra a spron battuto le bellezze calabre. E non è che i motivi d’interesse non manchino, la zona interessata è giusto a valle rispetto alla discarica di Croce D’Alli che qualche estate fa ha ammorbato tutto il circondario, a causa di un (in)fausto incendio, con i suoi dolci effluvi di diossina – ciclamino.
E se andasse in porto la sciagurata costruzione di qualche ciminiera (centrale a biomasse) in località Soverano potremmo annoverare un ulteriore fiore all’occhiello per il nostro territorio. Già il territorio, questa arcana e misteriosa alcova che ci accoglie e ci sfratta a seconda delle intemperie, questa accogliente culla che può trasformarsi in un soffio in una bara, questa bellezza mozzafiato che ci avvelena lentamente, un giorno dopo l’altro.

Rosario Lombardo.

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