Un anno di Covid in Italia. Il 21 Febbraio a Codogno il “paziente 1”

Letture: 1919


Il 21 febbraio 2020 viene ufficializzato il primo caso ‘autoctono’ di infezione al Sars-Cov-2 in Italia. “Un trentenne ricoverato all’ospedale di Codogno, nel milanese, è risultato positivo al test del Coronavirus”. Questa la notizia che cambiava la vita del Paese e del mondo.

Nel giorno dell’anniversario più doloroso per la storia di Codogno il sindaco Francesco Passerini inaugurerà il memoriale alle vittime. È nell’area verde di via Collodi, un monumento sobrio, con al centro l’albero simbolo di queste terre: una pianta di melo cotogno illuminata giorno e notte. Alle spalle la sede della Croce rossa da dove partì l’ambulanza che condusse in ospedale il “paziente 1” d’Italia grazie all’intuizione dell’anestesista ribelle Annalisa Malara che ha sfidato i protocolli e lo ha sottoposto al test per il Sars-Cov-2. Per il resto, la storia è nota.

Nei primi sette mesi dopo il “paziente 1”, in Italia sono stati accertati 299.506 casi di infezione e 35.724 decessi. Dal 21 settembre ad oggi sono stati oltre 2,5 milioni i contagi e oltre 60 mila le vittime.

Ad un anno di distanza, il virus continua a picchiare duro, ma sembra fare molta meno paura.

In occasione della cerimonia prevista per il 21 febbraio “Giornata dedicata alla Comunità Resiliente di Codogno e alle vittime del Covid-19” sarà possibile seguire la diretta dell’evento dalle ore 11.30 sui principali canali televisivi nazionali ed internazionali nonché attraverso il link: http://www.facebook.com/radiozonarossa