Proprio così, non è uno scherzo, ieri sera nella piazza della Riforma di Bisignano si è esibita una band rock in cui la voce solista era un frate in saio marrone con tanto di cordone bianco simbolo di castità, povertà e obbedienza.
“Pace e bene” a tutti, non fosse altro che per quei panini con la salsiccia e la birra diventati ormai ingredienti indispensabili delle feste bisignanesi.
Lo spettacolo nel suo complesso si è rivelato piacevole con musica, ballo, divertimento, anche sulle note dei pezzi rock più conosciuti.
Certamente un modo nuovo e diverso di concepire la preghiera. Chissà Sant’Umile cosa avrebbe detto! Un Frate modesto, molto riservato, amante del silenzio, ligio alla preghiera contemplativa anche fino a raggiungere l’estasi.
Sarebbe tornato al suo orticello oppure si sarebbe seduto in mezzo alla gente applaudendo i suoi confratelli?
Solamente una mera spettacolarizzazione della fede? Probabilmente no.
Emerge, infatti, in tutte le sue sfaccettature il significato della festa che ha sviluppato in modo semplice il contenuto del messaggio di Papa Francesco con l’invito rivolto alla Chiesa Universale di tornare alla Missione Cristiana. Questo è il senso della manifestazione voluta dai Frati di Bisignano e realizzata con la collaborazione dei fedeli.
In tutta la serata il pensiero è volato a quel febbraio di tre anni fa, in cui con una sciagurata ordinanza l’ingresso principale del Convento della Riforma veniva interdetto al pubblico.
22/08/2013 – Alberto De Luca