Un violino della prestigiosa tradizione liutaria bisignanese verrà consegnato al maestro Salvatore Accardo, considerato il più grande violinista italiano del Novecento. Lo strumento è stato costruito dal Maestro Francesco Pignataro, affermato liutaio diplomato presso la Scuola del CFP provinciale di Bisignano sotto la guida del Maestro Vincenzo De Bonis.
Alla conferenza stampa, che si è tenuta oggi alle 17 presso la Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza, erano presenti: il Presidente della Provincia Mario Oliverio, l’Assessore alla Formazione Professionale e al Mercato del Lavoro Giuseppe Giudiceandrea, il Presidente della CNA (Confederazione Nazionale Artigiana) Francesco Rosa, la Direttrice del Festival Armonie d’Arte Chiara Giordano, il Maestro liutaio Francesco Pignataro.
Per l’occasione della presentazione del violino è stata annunciata anche la collaborazione tra la Provincia e la CNA per la riapertura della Scuola di Liuteria di Bisignano, che mira a riprendere l’ antica e ricca tradizione liutaria, nel rispetto delle caratteristiche e peculiarità estetico – acustiche espresse dall’artigianato della città di Bisignano.
La scuola di liuteria, non attiva da ormai otto anni per mancanza di fondi, sarà quindi riaperta al più presto, grazie alla Provincia di Cosenza e al comune di Bisignano che ritengono le attività della scuola, una risorsa per il territorio, considerato anche il fatto che è una delle poche scuole che vanta antiche tradizioni in Italia.
“Noi riteniamo –ha detto, tra l’altro, il presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio nel corso del suo breve saluto- che questa antica e prestigiosa scuola di artigianato artistico di grandissimo valore debba essere riaperta al più presto. In tal senso è estremamente significativa la consegna di questo violino al maestro Accardo perché certifica l’importanza ed il valore eccelso della scuola stessa. Se un violinista di fama internazionale come Accardo accetta un dono così prezioso, il motivo è chiaro: egli riconosce la scuola e il maestro Pignataro come sicuri punti di eccellenza nell’antica tradizione della liuteria in Italia”. “Noi –ha concluso Oliverio- dobbiamo ripartire da qui, utilizzando i talenti che in questa scuola si sono formati, per riprendere con lena la tradizione momentaneamente interrotta e per rimettere in campo una nuova leva di giovani artisti che possa far rifiorire e diffondere in tutto il mondo la straordinaria fama dell’artigianato artistico di Bisignano”.