Una Juventus “doppio zero” passa agli ottavi di Champions

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Un “doppio zero” per passare agli Ottavi… di Champions. Diciamoci la verità “fino in fondo”, in cuor nostro speravamo in qualcosa di più magari per scavalcare l’Atletico Madrid, ma se ci guardiamo a ritroso, a soli dodici mesi addietro, ci accorgiamo che allora – nel pantano di Istanbul – ci rimasero in mano “un pugno di mosche”, la “bruciante delusione” di un’eliminazione patita per cause forse più grandi della nostra volontà e la pia illusione dell’Europa League poi non sfruttata a dovere… Oggi, perlomeno, possiamo dire di essere passati – come nel 2012 – al turno successivo ed “attendere” ora l’esito dell’urna di lunedì 15 per scoprire chi – tra le prime classificate degli otto gironi – sarà la nostra prossima avversaria tra febbraio e marzo…

PARTITA DIFFICILE: Che la partita con gli uomini del Cholo non fosse semplice lo sapevamo. Loro, oltretutto, avevano quasi tre risultati a favore per passare da primi: la vittoria; qualunque pari o addirittura la sconfitta per 0-1. Noi solo l’imperativo di vincere e di farlo con due gol di scarto. L’Atletico si è dimostrata, alla fine, una squadra ordinata e sempre accorta; quasi sempre erano in dieci dietro la linea della palla; il lungagnone Mandzukic sembrava giocasse una partita a sé stante “guardando a vista” solo i movimenti di Pirlo; gli altri si chiudevano a riccio approfittando anche della nostra lentezza di gioco e del fatto che non avevamo esterni capaci di saltare l’uomo, di creare superiorità e di cercare quella rapidità necessaria per cercare gli inserimenti di Llorente forse l’unico che poteva avere la meglio contro la loro contraerea…

RIMPIANTO PRINCIPINO: resta anche un altro grande rimpianto, a proposito di inserimenti, specie senza palla. Ci sono mancati quelli di Claudio Marchisio, giocatore insostituibile oggi come oggi, specie per il Vidal ancora non nel pieno delle sue possibilità balistiche e del Pogba “a mezzo servizio” con un primo tempo mediocre ed una ripresa migliore ma non proprio all’altezza delle cose a cui ci ha abituato. La variante tattica, in molti frangenti, è stata quella di decentrare Bonucci, dando a Pirlo la regia arretrata in mezzo ai due centrali di difesa per cercare di stanare il 4-5-1 spagnolo molto sparagnino che ha cercato solo in alcuni frangenti di uscire dal guscio. La partita, com’era d’uopo aspettarsi l’ha fatta la Juve, ma non c’è riuscita forse come avrebbe voluto per qualche demerito proprio (Pereyra un passo indietro rispetto ad altre prestazioni da vertice alto del rombo) e Tevez costretto forse a rientrare troppo per essere poi decisivo sotto porta…

«SECONDO 0-0»: è una JUVENTUS da “piccoli passi” quella che ha iniziato il mese di dicembre. Due partite consecutive senza segnare reti ma anche senza subirne non si registravano da molto tempo, esattamente da inizio aprile 2006. Circa nove anni addietro, la JUVENTUS di Fabio Capello pareggiò per 0-0 il 1° aprile a Treviso, allora neo promossa in Serie A, e poi quattro giorni dopo in casa con l’Arsenal, con un nulla di fatto che ci vide eliminati da quella Champions proprio agli ottavi di finale. Stavolta, perlomeno, il doppio 0-0 ci consente di fare un passettino in avanti in Campionato, almeno per aver mantenuto la vetta sempre a +3 e di essere promossi proprio agli ottavi della competizione più importante d’Europa. In totale, allo Stadium, è il terzo 0-0 da quando giochiamo appunto nella “nostra casa”, il secondo in Europa dopo quello del 1° maggio 2014 con il Benfica che ci estromise dalla possibile finale da giocare sempre a Torino. Il primo 0-0 in assoluto, dall’avvento del nuovo impianto avvenne il 17 novembre 2012 contro la Lazio; questo, dunque, è il terzo assoluto allo JUVENTUS STADIUM, il primo che ci permette però di festeggiare!

POSSIBILI AVVERSARIE: nell’urna di Nyon sappiamo già che ci saranno – come prime – Real Madrid, Monaco, Borussia Dortmund, Bayern Monaco, Porto, Chelsea ed una tra Barcellona e Paris Saint Germain. Escluso l’Atletico Madrid che esce dal nostro girone e che attende ora una delle seconde, chissà che con un po’ di fortuna non arrivi un’avversaria più abbordabile. Real Madrid, Bayern Monaco ed eventualmente Barcellona (se batte il Psg) non sono obiettivamente alla nostra portata; con Borussia Dortmund, Chelsea, e Psg (se non perde a Barcellona) possiamo giocarcela; Porto e Monaco sarebbero le avversarie più gradite. Si vedrà toccando ferro sperando di avere magari una “rosa” migliore a febbraio-marzo perché con tutti gli infortuni in difesa e qualche altra defezione forse bisognerà tesserare qualcuno a gennaio per averlo disponibile in quella fase…

CRIPTATA o PAY-TV, PERCHÉ NON CI VAI GIÙ!!! Alla fine di questa prima fase della Champions la Juventus si ritrova ad aver conquistato 10 punti, frutto di 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Tre gare, sempre di martedì, le abbiamo giocate in casa (riprese in esclusiva dalla pay-tv) con 7 punti in saccoccia; altrettante partite, sempre di mercoledì, le abbiamo giocate in trasferta con appena 3 punti guadagnati. In entrambi i casi ci si consenta di essere “scontenti” dei signori (sic!) telecronisti e commentatori!!! Sul digitale terrestre o sul Tv-sat che dir si voglia, infatti, il signor “attenzione” insieme ad un ex giocatore della Juventus non ha fatto altro che “il gufo” portandoci davvero iella e non dimostrandosi particolarmente affezionato alla nostra squadra. E meno male che il suo papà, negli anni ’60, giocò con la maglia bianconera!!! Sulla pay-tv, l’altro telecronista, insieme sempre ad un ex juventino (che ci sembra sputi nel piatto dove ha mangiato), non sono stati da meno. Contro l’Olimpiacos sull’1-2 siamo stati costretti ad abbassare l’audio; ieri sera a 20’ dalla fine abbiamo fatto altrettanto! È “davvero impossibile” sentir parlare di “tragedia”, di “paura”, di “difficoltà”, ecc.: ma questi signori perché con altri fanno commenti “diversi” e contro la Juventus sono così astiosi? Sinceramente, vorrei avere il doppio audio: in Campionato – sinceramente e “a modo mio” – preferisco Enrico Zambruno; in Champions, almeno per il digitale terrestre o Tv-sat sarebbe bello assistere alle “funamboliche” narrazioni di Mauro Zuliani! Chiediamo troppo? Assolutamente no!!!

A MENO TRE GARE: superato lo scoglio Champions mancano ora tre gare alla fine del 2014. La Juventus le giocherà in tre giorni ed orari diversi. Domenica 14, per la prima volta quest’anno alle ore 12,30, arriverà allo Stadium la temibile Sampdoria, unica squadra finora che ha perso una sola gara come la JUVENTUS; Giovedì 18, alle ore 19, si anticiperà al Sant’Elia di Cagliari contro una formazione che sembra tramortita alla luce degli ultimi risultati, ma della quale non bisognerà fidarsi perché – come sempre – contro la JUVENTUS si svegliano anche… i morti. Poi, per finire l’anno la “trasferta” in Qatar, dove a Doha, alle ore 18 italiane (le 21 in terra asiatica visto che sono 3 ore avanti) si giocherà l’edizione della SuperCoppa Italiana contro il Napoli replicando, si spera anche nel risultato, l’esito di Pechino 2012…

PENSIERINO FINALE: lo dedichiamo a quanti hanno gufato” ieri sera davanti alla tv, sperando in un successo greco (arrivato nei minuti finali ad Atene),  e nella contemporanea nostra sconfitta contro i “colchoneros”. Vi è andata male, cari signori (sic!), ritentate sarete più fortunati. Non sempre potete ridere alle spalle degli altri… Non sempre c’è un Istanbul di turno; non sempre c’è la Juve “contiana” che in Europa, purtroppo, ha fatto poco. Stavolta, giusto per dare un “merito” anche al nostro mister, e per parafrasare un grande tifoso juventino del recente passato, preferiamo affermare: «Si va avanti in Champions con Allegri…A!!!»

Senza scordarci che i veri tifosi, quelli legati alla storia, alla maglia, al blasone, ma anche alle sofferenze non sono quelli del cosiddetto “buontempo” ma quelli che urlano sempre e comunque…

«FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS!!!»

Alessandro Amodio