Veronique Capalbo contrattacca: “Sindaco Fucile, basta con la lesa maestà”

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Nuovo intervento sulla querelle post Consiglio Comunale. In questo caso è un nuovo comunicato, della capogruppo di opposizione, Veronique Capalbo, a riaccendere gli animi politici.

Il Sindaco fuoriclasse (come ama autodefinirsi) farnetica!
In cosa saremmo stati scorretti e poco informati visto che non risponde e non smentisce nulla di quanto argomentato nell’articolo del Gruppo Riparti Bisignano?
E precisamente:
1) che avrebbe dovuto ricordare doverosamente che il primo atto intimidatorio lo ha subito Nino Miglio nel 1992;
2) che non ci fu alcun consiglio comunale per quell’atto intimidatorio e che in quell’amministrazione Francesco Fucile era consigliere di maggioranza;
3) che, nel periodo dell’amministrazione a guida D’Alessandro, ci furono diversi atti intimidatori e quindi non solo quello di Francesco Fucile, a danno di esponenti sia di maggioranza che di minoranza ed in consiglio comunale l’attuale Sindaco ha citato SOLO il suo atto intimidatorio;
4) che l’amministrazione D’Alessandro non voleva convocare un consiglio comunale straordinario per non dare risalto mediatico a tali nefasti eventi.
Preciso, invece, per smentire IO quanto riportato dal Sindaco nel suo articolo:

– che non ho mai dichiarato che Francesco Fucile da consigliere di opposizione non avesse espresso solidarietà a chi ha subito atti intimidatori, per cui i documenti allegati sono fuori luogo e fuori tema;

– che il mio gruppo consiliare, come ribadito in consiglio comunale del 25 Gennaio, ha sempre cercato dialogo e formulato proposte per poter contribuire “al progresso di questa comunità” e che le critiche non possono tendere a screditare l’operato dell’amministrazione visto che lo stesso Sindaco afferma ad alcuni cittadini di Bisignano che la nostra non è un’opposizione vera e dura come fatta da lui per tanti anni.

Vorrei ricordare ancora che nel mio intervento in consiglio comunale ho affermato che “l’amministrazione comunale deve essere il baluardo della legalità e che deve alzare l’asticella degli standard in termini di correttezza degli atti, altrimenti il cittadino percepisce altro!” Questo non significa quindi che gli atti intimidatori sono il frutto dell’illegittima condotta amministrativa, per cui non sono io ad essere scorretta.

Voglio, infine, precisare che in nessuna occasione sono scesa, né in consiglio comunale né in campagna elettorale, a livello personale e quindi non accetto lezioni dal Sindaco su cosa significa avere rispetto di una persona!
Avere rispetto NON significa non poter contraddire la persona del Sindaco o non poter evidenziare che sbaglia delibere e ordinanze sindacali visto soprattutto che poi vengono puntualmente corrette dopo ogni mia segnalazione.
Appare evidente che l’intervento del Sindaco sia mosso da un’offesa di lesa maestà piuttosto che per smentire ipotetiche inesattezze su quanto da noi argomentato, considerato che gran parte dell’intervento diventa una nenia autocelebrativa citando onore, reputazione e dignità personale che denotano il suo stato onirico, che nulla a che vedere con il confronto politico.

Al SINDACO DOTT. FRANCESCO FUCILE rivolgo questa domanda: si è accorto che quella sera ha parlato ai sindaci ed alle autorità intervenute e non erano presenti, nonostante i richiami del consiglio sui social e ad personam, i cittadini di Bisignano?!

Veronique Capalbo
Capogruppo di Riparti Bisignano


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