I continui spostamenti del personale da un servizio all’altro, peraltro attuati con una procedura molto discutibile sul piano legale, che stanno riguardando soprattutto il settore dei Vigili Urbani, sono scriteriati e si connotano come un danno sia al personale interessato da questi repentini provvedimenti che alla comunità, in quanto vanno a ridurre la forza lavorativa in un settore di per sé già accorto di personale che dovrebbe essere rafforzato piuttosto che ridotto. Per di più i vigili urbani sono continuamente sollecitati dagli amministratori per diversi interventi che riguardano l’ente, anche se non sono tutti di loro diretta pertinenza. Il ruolo che il vigile urbano è richiamato a ricoprire quotidianamente è fondamentale, perché oltre a tutelare la sicurezza della cittadinanza e del territorio, si occupa di polizia edilizia, tutela ambientale e di tanti altri servizi utili alla comunità. Questi spostamenti, che nel recente passato hanno interessato anche altri settori, non si giustificano e hanno tutta l’aria di essere atti punitivi considerato che riguardano quasi unicamente il settore dei Vigili Urbani e che l’Amministrazione, recentemente, ha dovuto fare dietrofront su uno spostamento che indirettamente ha interessato questo settore. Un interrogativo sorge spontaneo: perché tanto accanimento nei confronti dei Vigili Urbani, in un momento in cui il controllo del territorio, sia dal punto di vista ambientale che urbanistico, è di grande importanza? La gestione delle risorse umane che dovrebbe essere l’aspetto più importante della nuova cultura organizzativa, a Bisignano è diventata il fanalino di coda per l’atteggiamento autoreferenziale di alcuni amministratori e per la palese incapacità dell’Amministrazione di motivare il personale e di coinvolgerlo in un processo virtuoso di programmazione amministrativa e di crescita della comunità. Oggi il Comune è chiamato a migliorare la qualità del lavoro, a investire su relazioni interne più salde e capaci di produrre significati e valori condivisi. Riteniamo che questi provvedimenti vadano annullati e concertati con gli organismi preposti, per cui ne prendiamo le distanze dal punto di vista morale, politico, amministrativo, della trasparenza e della legalità.
Framcesco Fucile