Nel 2003 l’amministrazione Comunale, la Pro Loco, la B.C.C. locale, la Febart srl, presentavano Vincenzo De Bonis “il liutaio di Bisignano” Edizioni TS – Settingiano(CZ), il cronista che raccoglie e vive i momenti della storia, perché noi siano la storia trascrive quei momenti per essa. Le sinergie tra Pro Loco e amministrazione comunale vanno sempre di più a consolidarsi, in particolare sul lavoro del casato dei De Bonis, una famiglia di artisti della liuteria, gente di questa terra di arte, cultura e santità, abbiamo chiesto alcune considerazioni sul libro, ormai “biglietto da visita della città” a Rino Giovinco, Presidente della Pro Loco.
“Un grosso lavoro editoriale delle edizioni TS qui rappresentata dal dottor Titosia lavoro voluto fortemente dall’Amministrazione Comunale e per essa dall’Assessore alla Cultura Giampiero Esposito che ha così iniziato ad esaudire le indicazioni del Sindaco Prof. D’Alessandro specificatamente per la liuteria. Al lavoro hanno contribuito la Pro Loco e il Credito Cooperativo Mediocrati e un’azienda privata locale. Bisignano si sta scoprendo una città fortunata riscoprendo il valore di quest’arte che è la liuteria e di quest’uomo il maestro Vincenzo che con chi lo merita sa aprire il suo grande cuore di artista e ha offerto alla Pro loco e all’Amministrazione Comunale tutta la sua disponibilità.Ecco che nasce questo bel lavoro “Il Liutaio di Bisignano” lavoro che segue di qualche anno quello voluto dall’allora Cassa Rurale di Bisignano e oggi Credito Cooperativo Mediocrati. Il lavoro che presentiamo è frutto di grande impegno forte e costante impegno che ho visto da sempre profondo da parte di Giampiero Esposito e non me ne voglia la politica se dico che è un uomo di Pro Loco”.
A Giampiero Esposito chiediamo il perché di questa iniziativa?
“Questa Amministrazione sta avendo la presunzione di far assumere alla nostra città la centralità che le spetta nel campo del turismo in particolare quello culturale. Il lavoro che ci siamo prefissi è stato difficile ma la cosa che mi ha fatto andare avanti è stata la determinazione del maestro legato a questa città che non sempre è riuscita a rendergli il giusto merito. Quest’opera mette in risalto la liuteria De Bonis, il personaggio Vincenzo e soprattutto raccoglie un patrimonio inestimabile per qualità valore storico artistico e culturale”.
Dottor Titosia delle edizioni TS di Catanzaro Un libro per consolidare nella storia l’arte e la cultura dei De Bonis?
“Il libro che questa sera ho il piacere di presentare è nato da una passione per questa idea di poter illustrare quella che è l’attività del maestro De Bonis e l’esperienza più interessante per noi è stata quella di approfondire il lavoro del maestro De Bonis. Ci siamo resi conto immediatamente questa disponibilità anche da parte del maestro che sentiva la necessità di esternare quella che è la sua esperienza. Sarebbe opportuno pensare ad una fondazione che possa portare avanti il nome dei De Bonis le cui origini artistiche si perdono nelle epoche antiche e che risalgono all’età Romana, nello stesso rione Giudecca sembra aleggiasse qualcosa di artistico.Il nostro lavoro editoriale ha voluto essere un omaggio alla figura di questo artista la cui particolarità è che nel tempo la sua personalità è rimasta immutata. Il suo lavoro è stato silenzioso e animato solo dalla sua passione”.
Al maestro De Bonis Vincenzo chiediamo i suoi ricordi.
“Sono un po’ in difficoltà perché io voglio bene al mio paese, io non sono mai andato fuori di Bisignano ho 74 anni e una sola volta negli anni 50 sono stato a Roma e a Firenze perché mi hanno invitato. Questi ricordi che ho messo in mostra li dedico a tutti i Bisignanesi con affetto e con amore tutto quello che è in mostra è frutto di lavoro fatto e dopo che è successo il fatto di mio fratello sono geloso di dare fuori il mio lavoro, voglio che rimane nella mia città. nella speranza che un giorno quelli che verranno potranno vedere quello che era questo mestiere. La mia vita è stata tutta dedicata alla costruzione di questi strumenti che hanno partecipato a mostre nazionali e internazionali perché per poterli vendere bisognava parteciparvi per poterli collocare.Ho vissuto in una specie di isola e all’improvviso mi sono trovato solo senza Nicola non avendo avuto una famiglia, comunque la mia soddisfazione sarebbe quella di conservare la mia bottega e i miei attrezzi e i miei strumenti e mi auguro che possa rimanere al mio paese”.
Al Sindaco Rosario D’Alessandro, che cos’è questo libro?
“Innanzitutto vorrei dare il mio ringraziamento a De Bonis perché esiste e guai se il Sindaco non se ne fosse accorto soprattutto se il Sindaco ha la fortuna di essere anche suo amico per le cose che ha fatto e per quello che è e per le cose che ha detto mi ha commosso per la sua generosità e soprattutto per questa visione profetica del suo patrimonio che è un patrimonio familiare ma nello stesso tempo è storico e appartiene a tutti noi.Sono soddisfatto per questo libro così ben riuscito. Questo nostro paese si ritrova allo stesso tempo patria di Sant’Umile e dei liutai De Bonis. Questo libro sarà il nostro omaggio preferenziale in tutte le sedi in cui andremo in tutte le manifestazioni culturali a cui andremo,un biglietto da visita della città. Quante volte mi sono chiesto a chi dedicava Vincenzo la sua opera d’arte, gli strumenti sono andati di volta in volta i nelle mani di persone sensibili e meritevoli. Mi rivolgo al maestro e dico che la tua richiesta per noi così gioiosamente accoglibile si inquadra in un nostro desiderio che tu e la tua famiglia rendete attualizzabile .E’ mia intenzione realizzare a Bisignano un Fondazione intitolata alla famiglia De Bonis specializzata sui percorsi musicali sulla liuteria e su tutto ciò che è la ricerca musicale calabrese, italiana e internazionale e dovrà essere il cuore della conservazione e valorizzazione di questo tesoro che è l’eredità De Bonis. La Fondazione nascerà dentro non solo come luogo fisico ma anche all’interno della progettualità che c’è dell’idea del teatro a Bisignano che ho promesso ai miei cittadini e che mi stanno vedendo protagonista dell’iter attuativo per realizzare questa importante struttura di cultura e divertimento con accanto la struttura museo della Famiglia De Bonis. Siamo dunque lieti caro maestro che il tuo desiderio è il nostro desiderio e la vicenda della liuteria non si fermerà alla nostra vicenda umana ma sarà il simbolo di Bisignano per il futuro, il nostro biglietto da visita per le generazioni future”.
Umile Bentivedo
Articolo del 2003 pubblicato all’epoca della presentazione del libro “Il Liutaio di Bisignano” si ripresenta con tutta l’attualità e si (ri)pubblica per la storia ma principalmente per il casato dei De BONIS, e Vincenzo De Bonis, il maestro.