Web e dintorni senza il profumo delle pagine

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Nel mondo di Internet e dei social network il modo di comunicare è cambiato. La metamorfosi è avvenuta in maniera veloce investendo trasversalmente la quotidianità.

Il mutamento della struttura comunicativa e il moderno linguaggio tecnologico non hanno garantito a tutti di adeguarsi con i medesimi tempi provocando inevitabili differenze fra passato e presente, non sempre giustificabili dal punto di vista della nuova comunicazione.

In questo contesto è quasi naturale confrontarsi con una realtà nella quale la comunicabilità ha accelerato vorticosamente il passo divenendo molto più efficiente e  funzionale, ma al tempo stesso superficiale e distratta.

In tal senso la comunicazione che in passato era fatta di odori, scrittura, impronte e attese appare oggi quasi come un prodotto da fast food. Un pasto veloce da consumare subito e senza attendere che si raffreddi. Un tempo si scrivevano lettere oggi invece si producono sms o e-mail. Provando un ragionamento metaforico si potrebbe affermare che la cultura cosiddetta della comunicabilità da slow food è stata sostituita con quella del  mordi e fuggi.

La tendenza del mondo odierno non è più quella di comunicare attraverso un dialogo tout court. Non si leggono più le informazioni per mezzo della carta stampata, non si approccia alla conoscenza tramite la lettura dei libri, non si scrivono missive su fogli di carta bollati, ma tutto si apprende mediante i nuovi mezzi di comunicazione di massa. Un linguaggio innovativo fruibile attraverso il computer, il cellulare, l’iphone e il tablet.

Nell’epoca dello streaming la comunicazione fra gli individui è diventata globale nonostante ciò è diminuita  la capacità da parte dei popoli di cooperare in iniziative che richiedono un maggiore impegno sociale e sicuramente altre tipologie di approccio che non possono essere sostituite integralmente dai sistemi tecnologici.

La politica è l’esempio più lampante. Un movimento si può sviluppare in modo veloce attraverso una rete di comunicazione potente come quella di Internet, ma se al centro del progetto non si pone l’uomo con le proprie conoscenze, esigenze, debolezze, aspirazioni, obbiettivi e idee è molto difficile che si possano gettare le basi per costruire una qualsiasi forma di democrazia.

Ognuno nell’epoca del web attinge dalla rete i vantaggi offerti all’interno di una comunicazione cosiddetta globale senza mai perdere di vista il fatto che nell’era di whatsappf si potrebbe continuare benissimo a leggere i libri, a sfogliare i giornali, scrivendo lettere, anche d’amore e perché no, continuare ad emozionarsi per un mondo vero e non sempre completamente virtuale.

27/03/2014                                                                  Alberto De Luca